All'origine delle foibe e dell'esodo ci sono il fascismo e colonialismo italiani, ma la cultura concentrazionaria albergava da entrambe le parti. Le manipolazioni della storia non aiutano l'elaborazione del conflitto, che può essere sostenuta solo dal confronto e dalla ricerca di parole comuni. Nostro editoriale
Lo scorso 21 gennaio si è svolto a Orvieto un incontro tra diverse realtà dell'associazionismo italiano per parlare di turismo responsabile nei Balcani. Tra i risultati la decisione di organizzare al meglio l'offerta in questo campo, anche costruendo una rete tra le differenti esperienze interessate al turismo responsabile nel sud est Europa nelle sue molteplici sfaccettature
Ad Orvieto, il prossimo 21 gennaio, un incontro nazionale tra tutte le associazioni, ONG e gruppi in Italia che si occupano di turismo responsabile nel sud est Europa. Per valorizzare le relazioni con i Balcani, straordinario bacino di ''biodiversità'' sia dal punto di vista naturale che culturale
Per uscire dalla situazione di impasse in cui versa il Kosovo servirebbe uno scatto di fantasia e di lungimiranza politica che fino ad oggi non c'è stato. Il Kosovo assumerebbe uno status inedito, ma non per questo non sperimentabile. Nostro commento
Da una parte la pesante eredità paesaggistica e culturale del comunismo, dall'altra le sperequazioni portate da un capitalismo selvaggio. Ma non solo. Monasteri, foreste e villaggi medioevali. Si può ripartire da qui?
Ora è sempre più chiaro. Si contrappongono tra i 25 membri dell'Unione due idee opposte d'Europa. Da una parte un vecchio continente che sia presidio di civiltà sociale e giuridica di fronte ai nuovi fondamentalismi, dall'altra area di libero scambio nel quadro di un occidente segnato dall'egemonia nordamericana. Un nostro editoriale
Un articolo a firma Osservatorio sui Balcani pubblicato nelle scorse settimane sul secondo numero di Communitas, mensile di approfondimento promosso da Vita. Tra le pieghe e le piaghe dell'umanitario ...
L'Italia ha istituito, con legge 30 marzo 2004 n.92, un "Giorno del ricordo" in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano dalmata. Dopo anni di colpevole rimozione, sembra farsi strada l'affermazione di un'altrettanto fuorviante memoria selettiva sulle vicende del confine orientale. Con quale prospettiva?
Una novella dai toni fortissimi che parla della Bosnia, della guerra, della difficoltà di voltare pagina dopo il conflitto. Una Bosnia estremamente vicina e al contempo lontana perché raccontata dagli esuli negli Stati Uniti. Una recensione di Michele Nardelli al nuovo libro di Miljenko Jergovic
A molti il nuovo ponte di Mostar, dal bianco candido, è sembrata una verniciata di nuovo su un conflitto che ancora esiste e non è stato "abitato" e "risolto". Un commento di Michele Nardelli, Osservatorio sui Balcani.
Non esiste sviluppo contrapposto a sottosviluppo; ha senso fare cooperazione internazionale? Sono solo due degli stimoli presenti in questo testo nel quale si ripercorre il cammino dell'Osservatorio sul tema dello sviluppo locale.
Bidoni coperti da un sottile strato di terra. Lì sono stoccati i resti dei proiettili all'uranio impoverito sganciati nel '99 su Bogutovac. Nel cuore della quotidianità della piccola località termale nel sud della Serbia.
Un commento di Michele Nardelli in merito alla vicenda Telekom Srbija, che sta imperversando sui media italiani. " ... la questione di fondo è che l'affaire Telekom Srbija è stato prima che un malaffare un esempio di cattiva politica".
Un commento di Michele Nardelli alla recente condanna all'ergastolo del sindaco di Prijedor, Milomir Stakic. Un invito alla riflessione collettiva sui crimini commessi negli anni '90
Uno dei ragazzi assassinati frequentava il centro culturale interetnico "Zoom", aperto a Pec-Peja da una associazione italiana, il Tavolo Trentino con il Kosovo. Si chiamava Ivan Jovovic, 20 anni.
Un commento di Michele Nardelli sull'evento di Sarajevo. Considerazioni stimolo per rafforzare la costruzione di un'Europa oltre i confini, nella convinzione che senza i Balcani non possiamo parlare d'Europa.
Un articolo di Michele Nardelli. I tragici eventi in Palestina mostrano come vi sia bisogno di Europa, sia in Medio Oriente che nei Balcani, di "un'Europa non più dimezzata ... soggetto autorevole nel dis-ordine mondiale".
Da Sarajevo il messaggio di un'Europa che non vuol'essere più dimezzata; di un'Europa capace di costituire una polarità in grado di contagiare altre possibili polarità e dunque di rappresentare un'alternativa all'attuale dis-ordine mondiale.
Michele Nardelli in questo commento riflette sul probabile paradosso di un Milosevic condannato all'Aja ma risorto agli occhi del suo popolo. Con l'incubo di un conflitto mai rielaborato e superato.